mercoledì 29 dicembre 2010

Auguri!!!






TANTISSIMI AUGURI A TUTTI VOI!
Giudy & Mat

martedì 28 dicembre 2010

Anche gli sci avevano freddo!

Ciao a tutti!
Eccomi di nuovo a voi con un nuovo articoletto, ovviamente a carattere sciistico.
Sabato 18 dicembre decidiamo di fare una sciatina veloce-veloce qui dietro l'angolo, a Brinzio. Purtroppo  la pioggia dei giorni precedenti ci impedisce di realizzare la nostra idea e all'ultimo minuto cambiamo la meta e ci dirigiamo verso l'amata Campra.
Come recita il sito internet del Centro Fondo di Campra "Adagiata sulle pendici meridionali del Lucomagno, a quota 1'500 m. s/m, Campra è inserita in una conca di incomparabile pregio naturalistico...I percorsi (30 km) si snodano lungo saliscendi che attraversano boschi di conifere e di ontano, nonché alcune radure; nelle zone pianeggianti, le piste costeggiano il sinuoso corso del fiume Brenno che scorre lentamente formano numerosi specchi d'acqua e suggestivi meandri."
La giornata è magnifica, cielo azzurro, sole, neve fresca. Un paesaggio "da cartolina". Le piste sono state battute la mattina stessa e si presentano in ottimo stato. Scendiamo dalla macchina e ... Brrrrrrr!!! Ma che freddo fa?!?!? Al centro fondo il termometro segna -12°C. Meglio iniziare a sciare, altrimenti ci surgeliamo!
La neve è un pò lenta ma essendo la seconda sciata della stagione è meglio così, almeno non si va troppo veloci!

martedì 21 dicembre 2010

Da Campra a Brinzio: un fine settimana sugli sci

Fine settimana da urlo per un appassionato di sci di fondo come me. Sabato mattina al risveglio eravamo prontissimi per andare a sciare sulla "pista dietro casa" (Brinzio), ma la rete informativa del forum ski-nordik ci ha avvisato della chiusura del tracciato varesotto (grazie Oldani e Fix). In pochi minuti abbiamo deciso di non rinuciare ad un sabato sugli sci ..... e abbiamo messo pancia verso nord, destinazione Campra. Seconda visita sulla pista ticinese per me, prima esperienza annuale per Giuditta che ha sempre sostenuto che Campra fosse la sua pista preferita. Viaggio tranquillo soprattutto in virtù delle nuovissime gomme da neve, regalatemi proprio dalla mia dolce metà, e arrivo a Campra verso le 10,30. Ci attendevano 30 km di piste perfettamente battute e un freddo polare che avrebbe scoraggiato i più impavidi cosacchi: ma noi non ci siamo fermati e poco prima delle 11 abbiamo inforcato gli sci con una temperatura di 12°C sotto lo zero.
La sciata inizia con il tradizionale giro completo  dell'anello blu (7 km): neve lenta, ma pista in perfette condizioni. Dopo il primo giro Giuditta stranamente accusa mancanza di energie, così verso le 12,30 la lascio al centro fondo e ripeto l'anello con l'aggiunta dei 2 km della variante rossa a nord-est (quella in mezzo alle baite). In totale faccio circa 16 km con la pista che minuto dopo minuto si velocizza e le gambe che passo dopo passo spingono sempre meglio. Eccezionali le discese con curvoni della variante rossa e sempre emozionante, considerando la giornata di sole, il panorama sulle creste circostanti.

Il giorno successivo, approfittando dell'impegno dei volontari dello Sci Nordico Varese, bisso con un bell'allenamento sulla "pista dietro casa": alle 9 in punto sono in quel di brinzio e poco dopo inizio a percorrere l'anello per la prima volta in questa stagione. Condizioni non ottimali (ghiaccio a tratti e pista molto ondulata e sconnessa) ma neve velocissima e poca gente inizialmente sul tracciato. Percorro i primi 2 giri a ritmo blando, mi concedo varie soste (anche per chiacchierare con Oldani) e prima di mezzogiorno inanello 4 giri per un totale di 20 km. Più che soddosfatto e decisamente stanco, ritorno a casa per pranzo con 36 km sugli sci in due giorni e tanto buon umore.

giovedì 16 dicembre 2010

La mia prima sciata della stagione

Ciao a tutti!
Come anticipatovi nel precedente post questo articoletto sarà tutto scritto in veste rosa.
Sabato 4 dicembre, prendendocela con molta calma e fermandoci prima da Zenzero e Cannella (Lecco) per la colazione e poi allo spaccio Ande (Chiavenna) per l'acquisto di un adeguata calzamaglia tecnica, ci siamo diretti in Engadina per una bella sciatina. La scelta di ritardare l'arrivo sulle piste è stata dettata dalla volontà di permettere alle temperature di arrivare se non allo zero almeno in sua prossimità, infatti le previsioni davano minina -23° e massima -5°C. Brrrrrr.....
Vestiti di tutto punto, io con maglia tecnica e doppio pile, calzamaglia e pantaloni di pile, doppio cappellino, doppi guanti e sciarpa, Matteo un pochino più leggero partiamo per la prima sciata! Meno male che Matteo ha scelto una pista facile facile, quella del Golf di Samedan. Praticamente è tutta piatta, ci sono dei lievi avvallamenti  ogni tanto, ma nulla di difficile.
Comunque iniziano a sorgere i primi dubbi: "Sarò ancora capace di sciare?" ""Come si facevano le salite?" " Lo spazzaneve? Mmmmm... Bel mistero!"E così colta da inutili dubbi alla prima discesina (1 metro di dislivello) fuori dai binari mi cappotto! Mannaggia a me!
Superato il piccolo impasse mi rimetto in piedi e ricomincio a scivolare sulla neve! Piano piano dai meandri della memoria riaffiorano i ricordi di come si scia! Evvaiiii!!!

Fredda accoglienza in Engadina

Non ho controllato la temperatura all'arrivo a Samedan, ma le previsioni davano la minima a -23 e la massima attorno ai -5. La giornata soleggiata, asciutta e senza vento permetteva comunque di uscire sulla spianata del campo da Golf e dirigersi da Samedan verso l'anello di Celerina, per poi tornare al campo da golf e sostare presso il bar per una bevanda calda. Panorama eccezionale, compagnia ottima come sempre ... e i nuovissimi berretti ski-nordik hanno permesso di farci riconoscere a volo da vecchie e nuove conoscenze. Ma veniamo ai dati del nostro itinerario.

Sabato 4 dicembre 2010
LOCALITÀ - Samedan-Celerina (Engadina, Canton Grigioni, Svizzera).
SPORT - Sci di fondo.
LUNGHEZZA/DISLIVELLO -  Dislivello quasi nullo sia lungo l'anello del campo da golf che in località Celerina-San Gian. Il giro completo è stato di circa 6 km, divenuti 8 per quanto mi riguarda grazie alla ripetizione dell'anello di Samedan.
POSSIBILI DIFFICOLTA' - Il percorso effettuato, come quasi tutte le piste dell'Engadina, è molto adatto ai principianti e a tutti coloro che approcciano lo sci di fondo come una escursione.
TEMPO TOTALE - Boh!!! Abbiamo affrontato a ritmo blando l'escursione per goderci il panorama e scattare molte foto. Probabilmente ho tenuto gli sci ai piedi per circa 3 ore. Di certo l'ultimo tratto che ho fatto da solo (2-3km) l'ho percorso in 15 minuti, ovvero alla mia solita media dei 10 km/h.
PAESAGGIO - Giudicate voi da soli dalle fotografie.

venerdì 10 dicembre 2010

Separati in casa o meglio "in blog"

Ciao a tutti!
Sabato scorso Matteo ed io ci siamo diretti in Engadina per la mia prima sciata della stagione.
Mentre sciavo e cogitavo mi sono accorta di una cosa  importante. Diversamente dagli altri sport come la bicicletta o il trekking nei quali prevale la mia componente slow, mentre sciamo Matteo ed io cogliamo aspetti differenti della pista e percepiamo in modo diverso le possibili difficoltà. 
Così siamo giunti ad un accordo bilaterale: durante la stagione invernale il blog si sdoppia e ciascuno di noi due scriverà il suo articoletto per la stessa pista. Ciò permetterà a tutti noi di avere un quadro slow e fast di ciascuna pista.
Buona lettura a tutti!

domenica 28 novembre 2010

Sci di fondo: che passione!!!

Non tutti voi lettori apprezzerete questo articolo, ma molti capiranno quanto io sia emozionato dopo la prima uscita stagionale con gli sci (rigorosamente stretti): il titolo dell'articolo mi sembra più che esaustivo.
La prima neve sta cadendo e le località sciistiche si stanno attrezzando: io ho scelto per iniziare la tanto amata Campra, dove, in compagnia di Jacopo, ho ripreso confidenza con i miei vecchi sci, con le nuove aste e con il nuovissimo berretto.

Sabato 27 novembre 2010
LOCALITÀ - Pista di fondo di Campra (Olivone - Canton Ticino Svizzera).
SPORT - Sci di fondo.
LUNGHEZZA/DISLIVELLO -  Dislivello quasi nullo lungo i 5 km di pista battuti grazie alla prima nevicata stagionale. In totale sono stati percorsi 13 km.
POSSIBILI DIFFICOLTA' - La pista è adattissima ai principianti e solo le varianti rosse e l'anello nero (quando verranno battuti) possono presentare punti critici (non solo per i principianti).
TEMPO TOTALE - 2 ore.

martedì 16 novembre 2010

Abbiate pazienza

Come già detto da Giuditta nel precedente post, ristrutturazione della casa (per me) e studio per l'esame di stato (per lei) ci hanno tenuto un po' lontani dal nostro blog. Ma la ristrutturazione è praticamente terminata e nel giro delle prossime due settimane anche l'esame di stato lascierà strada a più lieti fine settimana. Pensate che sia un caso? Assolutamente no: avevo calcolato tutto! I nostri impegni termineranno giusto in tempo per ..... LA STAGIONE DELLO SCI DI FONDO.

Quindi continuate a frequentare il nostro blog: entro breve ritorneremo con fotografie e commenti su tutte le nostre gite con gli sci stretti. Ci saranno anche gli articoli relativi alle sessioni speciali di allenamento in vista della Engadin Ski Marathon dove parteciperò assieme al mitico Apo.

A presto

lunedì 25 ottobre 2010

Lo sport è per tutti.. l'abbigliamento sportivo no!

Ciao a tutti!
In queste settimane di pausa, in cui a causa di ristrutturazione della casa o del full-immersion di studio per l'Esame di Stato (speriamo bene...), non rimane molto tempo per l'attività sportiva.
Ovviamente a settembre ho ricominciato, da fedelissima, il mio corso bi-settimanale di aquagym e con mia somma gioia ho scoperto che la nuova istruttrice è una tipa molto tosta, quindi si lavora di brutto!
Invece, le belle uscite di un giorno devono aspettare...ma la mente comunque continua a lavorare.
E così ho deciso di completare questo articolo, la cui idea è rimasta lì in trepida attesa della giusta ispirazione per mesi.
Voglio subito premettere che non scrivo in cerca di compatimento e nemmeno per piangermi addosso, voglio solo farvi partecipe di uno strano paradosso. Ah! Non sono nemmeno una fighetta fissata con la moda!
Veniamo al dunque!
Come sarà capitato anche a voi, per quanto si trattino bene i capi di abbigliamento sportivo e per quanto siano robusti, col tempo tendono inevitabilmente a cedere sotto i colpi delle sciate, nuotate e passeggiate.
E così, naturalmente, ci si reca in un bel negozio sportivo, di quelli che hanno duemila marche e tantissimi capi d'abbigliamento, per acquistare il nuovo capo.
Immaginate la scena.
Matteo ed io entriamo nel negozio sportivo perchè ho necessità di acquistare un paio di pantaloni tecnici da trekking. Ci dirigiamo al reparto dedicato, iniziamo a dare un'occhiata a materiali e prezzi (anche questi ultimi hanno il loro peso). Matteo propone il pantalone numero 1: troppo piccolo, il pantalone n.2 (anche Matteo farebbe fatica a entrare nella XL, figuriamoci io!) troppo piccoli: scartati!, pantalone n. 3 "Se tengo dentro la pancia, non respiro e non mi piego potrei starci".

Primo traguardo raggiunto!



Abbiamo superato le  
1000 visite 
da quando abbiamo iniziato a scrivere!
Grazie a tutti i fedelissimi e a tutti coloro che ci scoprono ogni giorno!
Continuate a seguirci!

venerdì 1 ottobre 2010

A volte non serve andar lontano.

Una domenica mattina di settembre, quando l'aria inizia ad essere frizzantina ed è piacevole restarsene al sole a riscaldarsi, Matteo mi propone di fare un giretto alternativo. Invece di prendere la macchina e inoltrarci nelle vallate orobiche mi propone un itinerario tutto a piedi. Partenza da Casa Franca e arrivo in cima al Monte Canto.
Il Monte Canto, tanto caro ai Sottomontesi, che protegge il paese del Papa dai gelidi venti del nord, propone una serie di sentieri adatti a tutte le tipologie di camminatori e ciclisti. Si passa dalla strada sterrata a bassa pendenza a stretti sentierini. Per la salita, Matteo mi ha proposto la classica strada sterrata (inesistente fino all'arrivo dei boscaioli coi trattori) che si snoda lungo il versante sud in tornanti successivi fino alla loc. Santa Barbara. Da lì dopo esserci rifocillati sul prato abbiamo seguito il sentiero che porta a San Giovanni, e da lì siamo tornati a casa. 
 
DOMENICA 12 SETTEMBRE 2010
ITINERARIO - Sotto il Monte Giovanni XXIII - Monte Canto loc. Santa Barbara - San Giovanni - Sotto il Monte Giovanni XXIII.
SPORT - Trekking.
DISLIVELLO - Quasi 330 m di dislivello su un percorso totale di 12 km circa tra andata e ritorno.
TIPOLOGIA DI PERCORSO -Ampia strada sterrata che sale a tornanti lungo il versante sud del Monte Canto.
POSSIBILI DIFFICOLTA' - Itinerario tranquillo adatto a tutti.
TEMPO DI SALITA - Due ore comprese le "pause-mora".
PAESAGGIO -  L'occhio può spaziare su tutta la puanira a sud del Monte Canto mentre a nord, se non c'è foschia, è possibile ammirare il gruppo delle Grigne, il Resegone, l'Albenza.

martedì 28 settembre 2010

MTB sulla via della Croce fino in Paradiso

Molti di voi sanno che, Giuditta esclusa, la mia più grande passione è lo sci di fondo, ma devo ammettere che anche la MTB da delle grandi soddisfazioni e sebbene ultimamente mi cimenti di rado sugli sterrati, in sella al mio bolide d'argento faccio dei gran bei giri. Una delle mie zone preferite è Valganna, dove conosco alcuni tracciati degni di nota, non troppo difficili, in parte su asfalto e in parte su sterrato. Il punto di partenza dell'itinerario che segue potrebbe essere qualsiasi comune in zona Arcisate (Induno, Bisuschio, Besano, ...) in modo da compiere il giro ad anello completo. Il tour che vi propongo consiste in un collage di vari giri che ho fatto nel corso degli ultimi anni e quindi posso solo stimare lunghezza e tempo di percorrenza: probabilmente ci sono molte varianti che non conosco ...... se ne conoscete qualcuna commentate pure.

ANELLO ARCISATE-VALGANNA-ALPE DELLA CROCE-CUASSO-ARCISATE
ITINERARIO - Da Arcisate, passando per Induno, fino a Valganna su strada asfaltata fino all'inizio della ciclabile della Valganna. Proseguire sulla ciclabile (inizialmente sterrata poi asfaltata) fino al Maglio di Ghirla. Da qui tornare verso il centro dell'abitato di Ghirla e prendere la strada asfaltata in salita per Marzio. Dopo la lunga salita, scendere due tornanti verso Marzio e imboccare Via Porto Ceresio. Dopo 1 km la strada si trasforma in un ampio sterrato che porta all'Alpe della Croce (breve deviazione e sosta obbligatoria al Sasso Paradiso). Da qua si scende verso Cuasso lungo un'ampia carrabile sterrata/lastricata. Dall'abitato di Cuasso al Monte si prosegue in discesa su asfalto verso Borgnana, poi Cuasso al Piano, Bisuschio e infine si torna ad Arcisate.

venerdì 10 settembre 2010

Miniere a cascata (parte 2).

Ciao a tutti!
Vi starete chiedendo perchè l'articolo è diviso in due parti, magari domandandovi cosa c'entrano le cascate con le miniere... Di ritorno dall'itinerario in mezzo alle miniere, in prossimità di Cogne, abbiamo notato un cartello che indicava "Cascate di Lillaz". . Il giorno successivo, ovviamente incuriositi dall'indicazione, armati di macchina fotografica, abbiamo seguito i cartelli fino a Lillaz dove abbiamo scoperto un piacevole itineario per tutta la famiglia, proprio dietro il centro abitato. Ed ecco svelato l'arcano! Se non fossimo andati a vedere le miniere probabilmente non avremmo visto il cartello e non saremmo andati ad ammirare le cascate, da qui il collegamento tra i due articoli. Inolte, detto tra noi, un articolo solo mi sembrava un pò lunghetto...
Con il rumore delle cascate, non ancora visibili, a fare da in sottofondo musicale, abbiamo scoperto, con nostra somma gioia (ovviamente), un bel percorso geologico attrezzato lungo la parte pianeggiante del sentiero. Qui grandi massi corredati da cartelli descrittivi ci illustrano la storia geologica dell'intera valle, il percorso è accessibile anche a ipo e non vedenti grazie alle scritte in braille allegate ai cartelli.
Proseguendo lungo la valle, dopo pochi minuti di cammino lungo il corso del torrente Urtier, si arriva alla base delle cascate. Qui le acque del torrente fanno un fragoro salto di 150 m. il rumore è quasi assordante e la mole di acqua che si precipita a valle è veramente grandiosa. Alla base della cascata, come di regola, un bel arcolabeno si sorma tra legoccioline d'acqua che ci bagnano. L'itinerario prosegue a lato delle cascate facendo un anello che ci porta fino alla loro sommità, da dove è possibile ammirare le cascate dall'alto.

Miniere a cascata (parte 1).

Ciao a tutti!
Durante le nostre vacanzine in montagna oltre ad aver percorso a piedi la Valnontey, il pomeriggio dello stesso giorno che abbiamo visitato il Giardino Botanico Paradisia abbiamo deciso di partire alla scoperta delle miniere di Cogne, di cui io ignoravo l'esistenza. Poco lontano dal centro di Cogne è situato il Museo Minerario, che non abbiamo potuto visitare perchè il mercoledì è chiuso... e ovviamente la nostra gita è stata proprio di mercoledì...
Per ovviare a ciò abbiamo deciso di percorrere parte di un anello che da Cogne risale lungo la Valle del Torrente Grauson attraversando l'area nella quale sono situate le miniere. La nostra piccola passeggiata fa parte di un anello più grande, che prevede un dislivello di 850 m e, come abbiamo potuto constatare dall'altro versante della valle, un passaggio non semplice sul conoide di materiale di scarto che si trova presso la miniera di Larsinaz. Le miniere si trovano tra i 2000 e i 250 m di quota, di conseguenza abbiamo potuto osservarne solamente una, quella di Larsinaz.
Anche se la passeggiata è stat corta mi sembra opportuno compilare lo stesso la nostra scheda.

MERCOLEDI' 18 AGOSTO 2010
ITINERARIO - Gimillan, ponte località Ecloseur e ritorno.
SPORT - Trekking.
DISLIVELLO - 150 m.
TIPOLOGIA DI PERCORSO -Sentiero semplice quasi sempre alla stessa quota.
POSSIBILI DIFFICOLTA' - Nessuna
TEMPO DI SALITA -Circa 1h 30min con discreta calma
PAESAGGIO - La valle del torrente Grauson si presenta stretta e con versanti molto acclivi sui quali spiccani i fabbricati e i conoidi di detrito della Miniera Larsinaz. Arrivati al ponte in località Ecloseur il paesaggio cambia e la valle si apre in una bella piana prativa con caratteristiche malghe. 

venerdì 3 settembre 2010

Un paradiso d'alta quota: il Giardino Botanico Paradisia.

E' vero, visitare giardini botanici non si può proprio proprio definire "attività sportiva" (anche se magari si cammina per due ore!). Però, a volte, è utile anche prendersi una piccola pausa per ammirare le meraviglie che ci regala la Natura. Magari usandola come scusa per fare una pausetta tra un'escursione o una pedalata e l'altra. Quando poi il Giardino Botanico è proprio davanti al campeggio, che ti guarda ogni mattina, come fai a ignorarlo?
E così, approfittando della giornata non bellissima, Mercoledì 18 Agosto ci siamo presi una pausa e in mattinata abbiamo visitato il Giardino Botanico Paradisia. Il Giardino, sito sul fondovalle della Valnontey, è nascosto dietro un dosso, che lo cela da sguardi indiscreti. Una volta superato il dosso e entrati nel Giardino, meraviglie delle meraviglie, ci è apparso davanti agli occhi un piccolo paradiso. Anche se eravamo ad agosto inoltrato devo ammettere che mi sono stupita della quantità di specie ancora in fiore.
Il Giardino, come già accennato, è strutturato in aiuole e contiene anche un piccolo itinerario geologico. I piccoli vialetti che lo attraversano permettono di ammirare tutti gli esemplari ed in mezzo al Giardino è stata anche lasciata un'area incolta per le farfalle. Se poi si è un pò stanchi o se la soglia di relax è arrivata al massimo, panchine invitanti ci incoraggiano a sederci un momento per gustare al meglio il panorama sul Giardino e sulla vallata.
Ovviamente, trovandomi in uno di quei luoghi che considero "paradiso terrestre" non ho potuto esimermi dallo scattare giusto quelle settantaquattro foto, di cui vi riporto di seguito soltanto alcune.

sabato 28 agosto 2010

La testa della tribolazione

Una vera tribolazione la ricerca del Paradiso. Non fraintendetemi, non ho alcuna intenzione di ambire a posti altolocati dopo la mia dipartita, ma semplicemente mi sarebbe piaciuto vedere la vetta del Paradiso senza confonderla sistematicamente con la Tribolazione. Qualcuno ha capito? Beh ... facciamo un passo in dietro.
Come accennato da Giuditta in un precedente articoletto, abbiamo trascorso alcuni giorni di vacanza nella ridente vallata di Cogne (Valle d'Aosta meridionale), per la precisione in un campeggio in località Valnontey. La zona è completamente inclusa nel "Parco Nazionale del Gran Paradiso" e quindi il visitatore/escursionista medio si aspetta di passaggiare in mezzo a boschi e pascoli, costeggiare impetuosi torrenti, osservare specie floristiche tipicamente alpine, scorgere animali rari e ammirare panorami eccezionali sulle principali vette. E qua casca l'asino ... proprio sui panorami delle vette, perchè una cosa è osservare cime innevate, altra cosa è riconoscerle.
Ma veniamo al fatto. Dopo il trasferimento da Venegono Inferiore a Valnontey  durante una giornata uggiosa, martedì 17 agosto ci svegliamo "col sole in fronte" e quindi decidiamo di adottare il piano A: passeggiata lungo il torrente Valnontey fino alla testata della valle. Partendo dal paesello di Valnontey due ampi sterrati sulle due sponde del torrente conducono verso sud attraverso pinete, pascoli, piccoli borghi con baite in pietra ...... tutto molto bello e caratteristico. In vari punti il panorama si apre sulla testata della vale dove una serie di cime innevate domina il panorama: ma quale sarà la vetta del Gran Paradiso?

venerdì 27 agosto 2010

Ciclabile dell'Adda fino a Lecco: una piacevole riscoperta

Ciao a tutti!
Come anticipato, durante queste settimane di ferie estive non siamo rimasti a poltrire ma abbiamo continuato la nostra attività di slow-sportivi. Il primo itinerario è stato percorso con la bicicletta e devo ammettere che è stata una piacevole sorpresa. La prima domenica di ferie siamo partiti da Sotto il Monte e abbiamo ripercorso la tratta della Ciclabile dell'Adda compresa tra Brivio e Lecco, arrivando fino alla città di Lecco. Avevamo già percorso questo tragitto ma, non so come mai, non me lo ricordavo così bello. Inoltre arrivare fino a Lecco è stata una vera soddisfazione perchè l'altra volta ci eravamo fermati al Lago di Garlate, dove c'è una bella area pic-nic boscata. L'itinerario, come il resto della Ciclabile dell'Adda, non presenta particolari difficoltà. 
Ma vediamo i dettagli.

Domenica 22 agosto 2010
ITINERARIO - Sotto il Monte Giovanni XXIII - Brivio - Lecco e ritorno 50 km
SPORT - Cicloturismo.
DISLIVELLO - Da Sotto il Monte all'Osservatorio Ornitologico di Villa d'Adda 110 m di dislivello (in discesa all'andata e salita al ritorno), poi tutto in piano.
TIPOLOGIA DI PERCORSO - Pista ciclabile quasi totalmente su sterrato, piccola deviazione sulla statale tra Garlate e Pescate per completamento della ciclabile.
POSSIBILI DIFFICOLTA' - Salita Villa d'Adda - Carvico, aggirabile andando in macchina a Brivio e iniziando da lì l'itinerario.
TEMPO TOTALE -  7 h.
PAESAGGIO - La ciclabile costeggia costantemente l'Adda, che in questa porzione del suo corso scorre lendo allargandosi in anse e canneti. Ogni tanto una veloce occhiata al fiume può farci scoprire scorci particolari o osservare animali (soprattutto uccelli) inusuali. Il tracciato si snoda tra boschetti e prati su cui fanno da cornice il Resegone e le Grigne.

martedì 24 agosto 2010

Anche in ferie fat-sport non si ferma!

Ciao a tutti!
Bentornati!!!
Come molti di voi anche noi siamo ormai rientrati dalle agognate ferie estive. Le due settimane di pausa che ci siamo presi non sono state però infruttuose.
Va bene che le ferie servono per riposarsi, rilassarsi, staccare dal lavoro, ma stare due settimane a poltrire sul divano o su una spiaggia non fa per noi. Quindi, seguendo la nostra linea di pensiero secondo la quale bisogna alternare attività di low-sport a giornate di svacco totale, anche in questo periodo ci siamo dedicati ai nostri sport preferiti.
La prima settimana è trascorsa nella ridente località di Sotto il Monte Giovanni XXIII in una accoglientissima pensioncina all-inclusive: "Mamma Franca" (ovvero abbiamo scroccato vitto e alloggio alla mamma di Matteo). Prendendo come base la pensioncina ci siamo fatti una bella pedalata Sotto Il Monte-Lecco (ciclabile dell'Adda), che verrà ampiamente descritta nell'articolo dedicato. Durante la seconda settimana ci siamo recati in Valle D'Aosta e più precisamente in Valnontey (Cogne), dove ci siamo dedicati a passeggiate e  trekking tra giardini botanici e miniere. Anche questi meravigliosi itinerari avranno un loro articoletto dedicato, che verrà a breve pubblicato.
Per ora quindi non mi resta che salutarvi, invitandovi a leggere le nostre news appena arriveranno!
Buon rientro a tutti e buone vacanze per chi le deve ancora fare!
Ciao Giudy

 Il Monte Bianco visto dalla frazione di Lillaz (Cogne, AO)

domenica 1 agosto 2010

Una classica in bicicletta: la ciclabile del Lago di Varese

Rieccoci con una "classica" della bicicletta. La Ciclabile del Lago di Varese, come dice il nome, forma un anello attorno al lago, permettendo di "circumnavigarlo" totalmente. Questa è una delle prime piste ciclabili che abbiamo fatto, ormai tre anni fa, e almeno una volta all'anno la ripercorriamo. Le prime volte le dedicavamo una giornata intera, con pausa pranzo in riva al lago, ma adesso che sono più allenata riusciamo a percorrerla anche in poche ore (pisolino incluso). Questa volta l'abbiamo percorsa con i fidati Pat&Gab, che ne sono rimasti molto soddisfatti. Ufficialmente la ciclabile inizia in località Schiranna di Varese e andrebbe percorsa in senso antiorario, ma di fatto è possibile percorrerla nei due sensi di marcia ed accedervi da ciascuno dei paesi che si trovano lungo il percorso. Durante la pedalata è possibile godere di alcuni scorci molto belli del Lago di Varese, mentre da Bodio è possibile vedere parte della catena del monte Rosa e a nord l'intero massiccio del Campo dei Fiori, con l'abitato di Santa Maria del Monte.
Ma veniamo a noi ...
Sabato 24 luglio 2010
ITINERARIO - Anello della Ciclabile del Lago di Varese, 28 km.
SPORT - Cicloturismo.
DISLIVELLO -  Praticamente nullo. L'itinerario è molto semplice e quasi totalmente in piano. I dislivelli sono molto blandi e le "salite" sono a bassissima pendenza e lunghe, quindi non si fa fatica.
TIPOLOGIA DI PERCORSO - Pista ciclabile su asfalto e a tratti ghiaietto completamente separata dalla sede strad
ale.
POSSIBILI DIFFICOLTA' - Oserei dire nessuna. Gli unici due attraversamente della strada provinciale sono c
on sottopasso.
TEMPO TOTALE -  3 ore.
PAESAGGIO - La ciclabile rimane immersa nei boschi che circondano il lago: in alcuni tratti costeggia la riva, in
altri se ne discosta a causa dei canneti. Consiglio una sosta al Lido di Bodio Lomnago da cui è possibile verede tutto il Monte Campo dei Fiori e parte della Catena alpina (verso ovest). Altro punto di interesse è l'imbarcadero dell'Isolino Virginia, sul quale si trova un Museo che raccoglie i reperti in loco rinvenuti.

venerdì 23 luglio 2010

Alpi e prealpi a 360°: la cima del Legnone

Sapete ormai tutti, cari lettori,  quanto io e Giuditta amiamo lo sport a ritmo blando, senza esagerare e senza oltrepassare mai i propri limiti ..... ma capita ogni tanto che Giuditta sia impegnata per il fine settimana e in quei casi io (che sono decisamente più competitivo di lei) senta la necessità di arrivare un poco più su (metaforicamente e non). E la salita al Legnone ne è un esempio: giornata spettacolare, in compagnia dei fidati Pat e Gab, e clima ottimale per l'ascesa a una delle vette delle Orobie.
Sabato 4 luglio 2010
ITINERARIO - Dal rifugio Roccoli Lorla (Val Varrone, 1463 m s.l.m.) alla cima del Legnone (2609 m s.l.m.) e ritorno lungo lo stesso sentiero.
SPORT - Trekking.
DISLIVELLO -  circa 1200m effettivi
TIPOLOGIA DI PERCORSO - Sentiero a pendenza costante per lunghi tratti fino al Bivacco Silvestri (Ca' de Legn). Ultimo tratto a pendenza elevata con alcuni tratti ferrati su roccia esposta.
POSSIBILI DIFFICOLTA' - Il dislivello di per se può essere un ostacolo, ma con un po' di allenamento si riesce a percorrere l'intero tragitto superando anche le brevi vie ferrate, facendo molta attenzione soprattutto al tratto su roccia subito sotto la vetta.
TEMPO DI SALITA - 3h 50min (inclusa pausa pranzo al bivacco Silvestri).

giovedì 15 luglio 2010

Sui passi della Grande Guerra: l'Ortigara.

Questa volta, complice la nostra amica Elena, ci troviamo sull'Altopiano di Asiago ed in particolare nella porzione nord, al limite con la Valsugana. Qui si trovano le vette più elevate che orlano l'Altopiano: Cima Undici, Cima Dodici, Ortigara.
Di questi luoghi mi ha stupito come la natura si sia ripresa i suoi spazi e tra le rovine delle trincee e dei camminamenti fioriscano adesso decine di specie differenti. Fatico quasi ad immaginiare come durante la Grande Guerra invece di splendidi fiorellini ci fosse solo terra bruciata. Chissà, forse qualche piccolo esemplare riusciva comunque a crescere in quell'ostile paesaggio.
L'itinerario che abbiamo percorso, in compagnia della nostra ospite Elena e dei compagni di viaggio Pat&Gab si snoda dal Piazzale Lozze fino alla cima dell'Ortigara. Dato che lungo questi percorsi venivano traportati dai muli o dai soldati stessi i pezzi di artiglieria, anche pesante, il sentiero si sviluppa a bassa pendenza per quasi tutta la lunghezza e solamente quando si arriva alle pendici dell'Ortigara inizia la salita vera e propria, comunque breve e addolcita dalla presenza di gradinate.

Sabato 10 luglio 2010
ITINERARIO - Piazzale Lozze 1771 m (Passo Stretto) - Chiesetta del Lozze (1890 m) - Baito Ortigara - Monte Ortigara 2106 m - Cippo Austriaco - Cippo Italiano - Baito Ortigara - Chiesetta del Lozze - Piazzale Lozze.
SPORT - Trekking.
DISLIVELLO -  335 m.
TIPOLOGIA DI PERCORSO - Percorso tranquillo costituito da sali e scendi di ridotto dislivello superabili in pochi minuti.
POSSIBILI DIFFICOLTA' - A Baito Ortigara seguendo il segnavia che indica 45 min all'Ortigara si giunge alla parete nord-est e il sentiero si inerpica tra gradinate e trincee anche a pendenza elevata. La discesa dal Cippo Italiano risulta più agevole che la salita dalle trincee, anche se più lunga.
TEMPO DI SALITA - 3 ore.
PAESAGGIO - L'itinerario per la prima parte si snoda all'interno dei boschi di conifere dell'altopiano, poi gli alberi lasciano il posto ai prati che in questo periodo sono completamente fioriti (che bellezza!!!).Una volta giunti alla base dell'Ortigara il panorama si apre a nord permettendo di vedere la Valsugana, che si snoda ai piedi dell'altopiano, e lungo l'orizzonte le vette delle Dolomiti. La sommità dell'Ortigara, con mia grande sorpresa non è un cucuzzolo isolato ma un grande altopiano (sull'Altopiano), al cui centro si trova un'enorme dolina.

giovedì 8 luglio 2010

Elisoccorso al passo Branchino

L'alta Val Brembana e, nella fattispecie, la valle di Roncobello offrono agli escursionisti un gran numero di sentieri di varia difficoltà e lunghezza. Inoltre chi visita questa zona delle Prealpi Orobie gode di un paesaggio molto piacevole e un clima gradevole ... soprattutto durante la calda estate.
In questo articolo parleremo di una escursione abbastanza breve e semplice che dalla testata della valle di Roncobello (località Baite Mezzeno) porta fino al passo Branchino. Dislivello ridotto (meno di 300 m) per un percorso breve e alla portata di tutti ..... ed un paesaggio molto vario ed interessante.
Nel nostro caso la giornata è stata ulteriormente "allietata" dalla visone del soccorso alpino all'opera. Non sono cinico, non è successo nulla di grave: un signore è stato morso sull'alluce, probabilmente da una vipera, mentre camminava a piedi nudi sui prati del Passo Branchino. Non esprimerò qua il mio giudizio in merito all'accaduto, ma dedicherò solamente due righe per elogiare i ragazzi del soccorso alpino e in particolar modo i piloti dell'elisoccorso: arrivano, vedono 2 metri quadrati un po' più pianeggianti, vi si posano, scaricano i soccorritori, caricano il malcapitato ..... e via a tutta birra verso l'ospedale. Vi assicuro che vederli all'opera è emozionante e mi da una certa sicurezza nell'affrontare qualsiasi escursione: qualsiasi cosa mi capitasse (magari non essere morso sull'alluce da una vipera) so di poter contare sul soccorso alpino. Ma torniamo a parlare della nostra escursione.

Sabato 4 luglio 2010
ITINERARIO - Dalle Baite Mezzeno (1590 m s.l.m.) al Passo Branchino (1815 m s.l.m.) e ritorno lungo lo stesso sentiero.
SPORT - Trekking.
DISLIVELLO -  270 m.
TIPOLOGIA DI PERCORSO - Percorso tranquillo tra i prati e i boschi di faggio dell'alta Val Brembana, fino alle praterie che circondano le vette a nord dell'Arera.
POSSIBILI DIFFICOLTA' - Pochi tratti pendenti superabili in pochi minuti.
TEMPO DI SALITA - 1h 30min.
PAESAGGIO - I pascoli in fiore e i boschi abbarbicati sui versanti fanno da cornice alle creste che contornano la valle di Roncobello. Dal Passo Branchino verso nord la visuale permette di spaziere dall'omonimo lago fino alle cime dell'alta Val Seriana.

venerdì 11 giugno 2010

Amor di Montagna: la Val Vegornès

Finalmente, dopo una fredda primavera con neve a bassa quota, le prime giornate di calduccio ci permettono di ritornare tra i monti senza sci ai piedi.
La prima escursione di questa stagione ci ha portati in una bella valle delle Alpi Svizzere, dove già da piccola mi recavo con la famiglia per le scampagnate estive. Questa volta siamo in  Vegornès, una traversa della Val Verzasca, stretta valle che incide i monti che orlano il versante occidentale della Piana di Magadino (Locarno, Canton Ticino-Svizzera). La valle Verzasca si raggiunge grazie ad una stretta strada che si inerpica sul fianco della piana nella quale scorre il Fiume Ticino prima di gettarsi nel lago Maggiore. I ripidi versanti della valle fanno da cornice al torrente Verzasca, che scorre nel fondovalle, e sono costellati da sentieri che si inerpicano verso la Via Alta Verzasca e le Capanne poste in alta quota. Le acque del torrente hanno scavato vasche e polle nelle chiare rocce, nelle quali si raccolgono le acque cristalline che prendono i toni del verde e dell'azzurro. Ma noi siamo andati oltre. 
Risalendo la valle, lunga più di venti chilometri, si giunge a Sonogno, piccolo centro abitato caratterizzanto da casette in pietra, in corrispondenza del quale la Val Verzasca si biforca: verso est si sviluppa la Val Redorta e verso nord la Val Vegornès, meta del notro itinerario.

Mercoledì 2 giugno 2010
ITINERARIO - Da Sonogno (910 m s.l.m.) a Sprugh (1340 m s.l.m.) e ritorno lungo lo stesso sentiero.
SPORT - Trekking.
DISLIVELLO -  430 m.
TIPOLOGIA DI PERCORSO - Percorso tranquillo a pendenza costante; su asfalto da Sonogno a Secada, su sterrato da Secada a Cabioi e infine su sentiero.
POSSIBILI DIFFICOLTA' - Unico tratto un pò impegnativo tra Ganne e Sprugh, dove il sentiero si inerpica su un gradino della valle (200 m di dislivello in circa 1 km rispetto ai 200 m in 4 km del tratto precedente). La salita risulta agevolata dalla struttura a tornanti del sentiero che presenta tanti piccoli tratti a bassa pendenza. 
Anche se siamo a giugno sono ancora presenti molti nevai anche a bassa quota: a 1300 m s.l.m., tra Ganne e Sprugh, ne abbiamo attraversato uno che taglia il sentiero.
TEMPO DI SALITA - 2.5 ore.
PAESAGGIO - La valle si prensenta con versanti ripidi e un fondovalle stretto, lungo il quale sono presenti piccoli nuclei abitati costituiti da baite o malghe di pietra in ottimo stato. Il paesasggio svizzero è arricchito dalla presenza di greggi di caprette e mandrie di mucche che pascolano placidamente sui prati.

domenica 30 maggio 2010

Torna il sole, torna la bicicletta!

Evviva!!!
Finalmente dopo un lungo periodo di piogge, che ci ha costretto a sospendere le nostre attività sportive all'aria aperta, siamo ripartiti con un'altra bella biciclettata.
Questa volta ci troviano nella bergamasca e più precisamente in Val Brembana.
Fino al 1966 la valle era percorsa dalla linea ferroviaria della Val Brembana, aperta nel 1906, che collegava Bergamo a San Pellegrino prima e dal 1926 giungeva fino a Piazza Brembana. Lungo l'ormai dismesso tracciato della ferrovia è stata allestita la pista ciclabile, di recente realizzazione, che ripercorre il tratto compreso tra Zogno e Piazza Brembana.
Ma veniamo al dunque!
Dopo avere già testato la pista ciclabile l'anno scorso, quest'anno abbiamo deciso di ripercorrerla con alcuni amici, facendo anche una deviazione fino a Cornello dei Tasso, paese natale di Torquato Tasso.
Rispetto ad altri itinerari che abbiamo percorso, questa ciclabile ha la particolarità di attraversare diverse gallerie, di lunghezza variabile, e di prensentare una pendenza pressochè costante.

Domenica 23 maggio 2010
ITINERARIO - Zogno, Piazza Brembana, Cornello dei Tasso, Zogno. In totale 47 km.
SPORT - Cicloturismo.
DISLIVELLO -  200 m circa.
TIPOLOGIA DI PERCORSO - Pista ciclabile da Zogno a Piazza Brembana, protetta e separata dalla sede viaria, breve tratto di strada asfaltata da Camerata Cornello a Cornello dei Tasso.
POSSIBILI DIFFICOLTA' - La pista ciclabile si snoda su un percorso a bassa pendenza, sono presenti alcuni brevi "strappetti" di collegamento tra tratti a quota diversa. 
La deviazione a Cornello dei Tassi presenta una prima parte in salita, con tratto iniziale impegnativo, che poi tende a spianare e ad avere anche tratti in discesa. 
TEMPO TOTALE - 7h (tempo effettivo 3h 30m)
PAESAGGIO - La ciclabile è immersa per la maggior parte del percorso nei boschi: costeggia a tratti l'uno o l'altro versante della valle, da cui è possibile ammirare il fiume Brembo. Da Lenna a Piazza Brembana il tracciato si stacca notevolmente dalla strada statale immergendo i ciclisti nella natura.

venerdì 14 maggio 2010

Cucina etnica, che passione!!!

Quanti di voi amano gustare i piatti tipici provenienti da tutti gli angoli del nostro pianeta? Chi ha mai assaggiato la cucina cinese, messicana, giapponese, tailandese, argentina, ..... ovvero tutti quei piatti che genericamente vengono definiti "cucina etnica"? Credo che tutti siamo coscienti che la cucina italiana è tra le migliori al mondo, ma nonostante la buona qualità dei piatti nostrani, la varietà e la versatilità delle ricette, ogni tanto è bello assaggiare qualcosa di diverso, qualche piatto sfizioso proveniente da tutte quelle cucine ricche e gustose al pari della nostra. Il passo successivo è portare queste ricette nelle nostre cucine, imparare noi stessi ad allestire un pasto in perfetto stile e proporre il tutto a parenti ed amici.
Io personalmente adoro tutti i piatti etnici che ho provato fino ad ora, nessuno escluso: messicani, cinesi, giapponesi, argentini, tedeschi e libanesi ..... e probabilmente apprezzerò anche tutti quelli che assaggerò in futuro. Inoltre, avendo trascorso 5 mesi in Messico, mi sono appassionato a questa cucina, tanto che in 3 differenti occasioni ho proposto una cena messicana ad amici e parenti (solitamente con buoni risultati). Nelle immagini potete vedere l'ultimo menù che ho proposto, nel quale mi sono sbizzarrito con varianti sulle ricette base per accontentare tutti i gusti.

lunedì 10 maggio 2010

MTB nel parco pineta

Giorni e giorni di pioggia, fine settimana grigi e umidi, niente gite in bici o in montagna ..... e il blog langue. Serve un articolo generale per tenere acceso l'interesse e attirare qualche lettore nuovo, magari affrontando un nuovo argomento e introducendo futuri articoli in merito. Quindi, parliamo di MTB.
Abito in quel di Venegono Inferiore ormai da 4 mesi, in un appartamento con vista sul Parco Pineta di Appiano-Tradate ..... e sono un appassionato di MTB. Niente di trascendentale, non mi definirei uno sfegatato della MTB e non sono uno di quelli che si lancia su discese assurde con biciclette ammortizzate davanti e dietro, tutto bardato con protezioni e casco integrale. Ad ogni modo, mi piacciono i percorsi misti nei boschi con qualche bella salita tecnica (ma pedalabile), bei tratti pianeggianti (anche sconnessi) e discese di qualsiasi tipo: veloci, tortuose, tecniche (ma non troppo), ....

giovedì 29 aprile 2010

Aquagym. Timidone e pigrone unitevi!!!

Ciao a tutti.
Questo articolo, come noterete, è un pò in veste femminile. L'argomento che tratto interessa maggiormente le donne perchè gli uomini "certe cose non le fanno!".
Vorrei farvi partecipi di una fantastica esperienza sportiva che ormai dura da una decina di anni. Devo anticipare che a me è sempre piaciuto nuotare, e considerando anche la mia mole devo ammettere che il nuoto mi viene molto spontaneo (a volte immagino di essere un ippopotama che nuota lungo il fiume placidamente ...). Comunque, complice la mia sorellona che mi ha iniziato a questa disciplina (abbandonandola poi ...), una decina di anni fa ho iniziato a frequentare dei corsi di aquagym.
Ebbene si! Anche io faccio parte di quella schiera di signore che sguazzano nell'acqua a ritmo di musica.
Devo ammettere che all'inizio, quando andavo a nuotare e vedevo queste signore che si dimenavano a suon di musica, mi vergognavo un po' per loro e con riluttanza ho ceduto alle insistenze della sister.
Ho scoperto che mi sbagliavo!

mercoledì 21 aprile 2010

L'insostenibile leggerezza dell'orzo

Per tutti gli amanti della buona cucina, ecco una ricetta da provare, modificare, sperimentare ... a base di un cereale a cui mi sono appassionato ultimamente: l'orzo. Non starò qui certo a tediarvi enumerando le molte proprietà dell'orzo e i suoi usi in cucina, ma cercherò di evidenziare come l'orzo sia gustoso, facile da preparare, nutriente e anche un ottimo alimento per gli sportivi. Iniziamo con una ricetta facile facile che con un po' di accortezza è anche al 100% vegana.

ORZOTTO AI FAGIOLI
 
Tra tutti gli orzotti, quello che vado a presentare è di facile preparazione, nutriente e completo.

lunedì 19 aprile 2010

Ritorno alle origini: la ciclabile dell'Adda

Anche quest'anno, come gli ultimi due, tra gli itinerari in bicicletta ci piace ripercorrere la ciclabile dell'Adda. Sono molto affezianata a quest'itinerario perchè è la prima ciclabile che ho percorso dopo molti anni che avevo abbandonato l'adorata due ruote e che mi ha fatto scoprire il piacere di percorrere tracciati dedicati a noi ciclisti, senza l'angoscia di camion e auto. L'itinerario risulta essere dei più facili da percorrere, completamente in piano permette di potersi godere, lontano dal traffico, il paesaggio fluviale dell'Adda. In questo periodo poi lo splendido ambiente è arricchito da molte specie di uccelli che nidificano lungo le sponde e che si possono osservare da vicino. Con mia somma felicità, sabato si erano già schiuse le uova in alcuni nidi e ho potuto vedere i vari "paperini" che pigolano nell'acqua o nei nidi (vedi foto).
Ma veniamo a noi, di seguito trovate la scheda tecnica dell'itinerario. Avendo fatto la nostra biciclettata solo nel pomeriggio di sabato non abbiamo macinato molti chilometri ...

Sabato 17 aprile 2010
ITINERARIO - Anello Sotto il Monte - Adda - Sotto il Monte. Da Sotto il Monte siamo scesi sull'Adda a Brivio dove abbiamo preso la ciclabile fino alla Madonna della Rocchetta (Porto d'Adda). Da lì siamo tornati a Paderno e siamo risaliti al ponte di Paderno per tornare a Sotto il Monte passando per Calusco. In totale 29 km.
SPORT - Cicloturismo.
DISLIVELLO -  120 m circa.
TIPOLOGIA DI PERCORSO - Percorso su strada da Sotto il Monte a Brivio, poi su ciclabile sterrata e ritorno su strada e ciclabile da Paderno a Sotto il Monte.
POSSIBILI DIFFICOLTA' - Risalita dalla Valle dell'Adda al Ponte di Paderno.
TEMPO TOTALE -  3 ore e 30 min circa (con varie pause per scattare fotografie) ad una velocità media effettiva di 14 km/h.
PAESAGGIO - La ciclabile, immersa nei boschi e posta sulla riva dell'Adda, permette di godere del connubio tra la natura del fiume e le opere di presa leonardesche sui canali. Presenza di pannelli divulgativi lungo il percorso per chi volesse approfondire. A Villa d'Adda c'è un bell'osservatorio ornitologico accessibile con le biciclette (meglio a mano), il cui percorso attraversa un vasto canneto sulla sponda dell'Adda.

venerdì 16 aprile 2010

L'alimentazione dello sportivo: mediterranea, vegana o autarchica?

Mi sembra giunta l'ora di iniziare a parlare di cibo, ma prima di proporvi ricette succulente e immagini di piatti creati dalle nostre manine, vorrei introdurre un argomento che crea spesso lunghe discussioni: cosa è meglio mangiare per la pratica sportiva?
Ascoltando gli sportivi di mezzo mondo se ne sentono di tutti i colori e ovviamente molto dipende dal tipo di sport che si pratica, ma in generale per una pratica amatoriale quele la nostra (cicloturismo, MTB, sci di fondo, trekking, nuoto) caratterizzata da ritmi blandi e distanze medio-lunghe il consiglio è più o meno uniforme: serve una alimentazione ben bilanciata senza rinunciare a nessuno dei principi nutritivi. E noi, ve lo assicuro, non rinunciamo proprio a nulla!

martedì 13 aprile 2010

Passeggiata di primavera

"È primavera... svegliatevi bambine
alle cascine, messere Aprile fa il rubacuor"...

Così cantava la canzone e come non darle ascolto con la bella giornata di sabato! Cielo azzurro, sole caldo, arietta tiepida! E allora via che si va! Questa volta per una gitarella slow sportiv-culturale.
Ebbene sì, sabato pomeriggio complice la bella giornata ci siamo recati all'orto Botanico di Bergamo, su in Città Alta.  Anche se non si può definire attività sportiva, la bella passeggiata che abbiamo fatto può benissimo rientrare nello slow-sport, termine che ho coniato per indicare quelle attività che richiedono un pò di movimento ma senza impegnarsi troppo.
Per la salita e la discesa abbiamo usato la funicolare che ci ha portato direttamente nel cuore della Città Alta. Devo ammettere che mi piace sempre molto usarla. Da lì ci siamo diretti verso l'Orto Botanico. La bella giornata calda e soleggiata non ha che favorito il piacere di fare quattro passi nella storia respirando un pò d'arietta dopo i mesi invernali (e dando un'occhiata alle vetrine ...). L'Orto botanico, piccolo ma molto bello, si trova sul finaco nord-est del colle di Città Alta. E' un angolino di pace e tranquillità nel quale è possibile ammirare specie floreali esotiche e nostrane ma anche godersi la quiete e lo scorrere del torrentello seduti su una panchina ad ammirare le Orobie (o magari fare un pisolino ...). Il tutto corredato dall'entrata libera ... che di questi tempi fa solo piacere ...

lunedì 5 aprile 2010

Anno nuovo ciclabile nuova - La ciclabile della Valle Olona

Ecco un persorso facile, accessibile a tutti e che ci sentiamo di consigliarvi caldamente: la ciclabile della Valle Olona. Oltre a consigliarla a tutti i ciclisti tranquilli che adorano percorsi immersi nel verde, raccomandiamo questa ciclabile anche per passeggiate tranquille e allenamenti per podisti.

Venerdì 2 aprile 2010
ITINERARIO - Da Venegono Inferiore (345 m s.l.m.) ai Olgiate Olona (235 m. s.l.m.). Da Venegono Inferiore verso il monastero di Torba e poi lungo la nuova ciclabile dell'Olona fino a Olgiate Olona. Ritorno lungo la medesima ciclabile fino a Lonate Ceppino e da qui verso Tradate e Venegono Inferiore. Il percorso totale è stato di circa 33 km.
SPORT - Cicloturismo.
DISLIVELLO -  120 m.
TIPOLOGIA DI PERCORSO - Percorso tranquillo quasi interamente su pista ciclabile eccezion fatta per il tratto di raccordo da e per Venegono Inferiore.
POSSIBILI DIFFICOLTA' - Salita ripida dalla Valle Olona verso Tradate..
TEMPO TOTALE - 5 ore (compresa pausa pranzo) ad una velocità media effettiva di 12 km/h.
PAESAGGIO - Gita paesaggisticamente piacevole fino a Gorla Minore con percorso interamente avvolto dai boschi della Valle Olona. Da Gorla Minore verso sud si entra in un'area intensamente industrializzata e molto meno piacevole.

sabato 3 aprile 2010

AUGURI

RIFUGIO GRASSI - 2009

giovedì 1 aprile 2010

La prima escursione dell'anno: da Valtorta ai Piani di Bobbio

Eccomi a voi per illustrarvi la prima vera escursione di quest'anno e di questo blog! Essì! Perchè fino ad ora Matteo ed io ci siamo prodigati nello sci di fondo, attività prevalente durante i mesi invernali, abbandonando le altre opportunità sportive.
Ma veniamo a noi. Per ciascun itinerario che completeremo verrà pubblicata una scheda dedicata, come la seguente.

Domenica 28 marzo 2010
ITINERARIO - Da Valtorta (1350 m s.l.m.) ai Piani di Bobbio (1662 m. s.l.m.). A Valtorta (località Ceresola) si prende la strada a monte della partenza degli impianti di discesa. La strada è sempre ben battuta e attraversa un paio di volte la pista da discesa. Arrivati su un pianoro, in prossimità di un laghetto, si segue in salita la pista da discesa per circa 300m e si riprende la strada battuta sulla destra. Dopo due ulteriori attraversamenti della pista da discesa si arriva sul ciglio dei Piani di Bobbio: seguendo le tracce di pedoni e ciaspolatori si costeggia la pista da fondo fino al Centro Fondo.
SPORT - Trekking e sci di fondo. Salita e discesa a piedi, sci di fondo ai piani di Bobbio.
DISLIVELLO -  312 m.
TIPOLOGIA DI PERCORSO - Percorso tranquillo con strada a bassa pendenza e neve battuta. Assenza di tratti ad elevata pendenza.
POSSIBILI DIFFICOLTA' - Sprofondamento nella neve fresca. Attraversamento piste da discesa.
TEMPO DI SALITA - 2.5 ore.
PAESAGGIO - Spettacolare! Durante la salita vista su Valtorta e Pizzo dei Tre Signori, dai piani di Bobbio vista sulle Grigne e sulla pianura verso Lecco.

martedì 30 marzo 2010

Ah! Dimenticavo!!!

Ovviamente questo blog è aperto a tutti! 
Anche a coloro che non hanno morbidi rotolini attorno alla pancia o sui fianchi; a coloro che sono un pò pigri..., a coloro a cui fa piacere fare passeggiate o andare in bicicletta anche a ritmo ridotto perchè accompagnati da "morbidoni"; a tutti coloro che come me già praticano sport e vogliono condividere la loro esperienza sportiva; a coloro che vogliono avvicinarsi ad uno sport più lento ma comunque sempre gratificante. In sintesi: a tutti!

giovedì 25 marzo 2010

Eccomi qui!

Ciao a tutti!
mi chiamo Giuditta e come mi definirebbero i medici sono una persona fortemente obesa. Ma questa mia caratteristica non mi ha mai fermato. Io faccio parte della categoria "da sempre rotondo" ovvero quelle persone che da sempre sono "rotonde" e non sono ingrassate col tempo, dopo un incidente che li ha lasciati a letto per un lungo periodo o una gravidanza, io sono così dall'età di tre anni.
Come penso quasi tutti voi, anche io ho ovviamente provato più diete, ho anche perso molti kg che sono, ahimè!, sempre tornati...
All'alba dei trent'anni posso affermare di essere quasi giunta alla pace dei sensi (dietologicamente parlando). Col tempo mi sono adattata alla mia conformazione fisica e una decina di anni fa ho iniziato a fare sport.

mercoledì 24 marzo 2010

Matteo si presenta

Eccomi pronto per questa nuova esperienza: un blog a 4 mani per parlare dei due argomenti che più mi stanno a cuore (sport e cucina) in collaborazione con la mia dolce metà ... che spero si presenti entro breve. L'idea nasce proprio da lei, dalla scoppiettante mente della mia ragazza, che da tanto tempo parla di voler fare un blog per tutti coloro che fanno sport e che sono sovrappeso, perchè ... udite udite ... non tutte le persone sovrappeso sono sedentarie.
Ebbene si, siamo qui per sfatare un mito, per sdoganare le pance prominenti e i fianchi generosi, per dimostrare che in sella a biciclette, in costume in piscina, con ai piedi un paio di sci (rigorosamente da fondo) possono starci anche persone palesemente sovrappeso.