giovedì 15 luglio 2010

Sui passi della Grande Guerra: l'Ortigara.

Questa volta, complice la nostra amica Elena, ci troviamo sull'Altopiano di Asiago ed in particolare nella porzione nord, al limite con la Valsugana. Qui si trovano le vette più elevate che orlano l'Altopiano: Cima Undici, Cima Dodici, Ortigara.
Di questi luoghi mi ha stupito come la natura si sia ripresa i suoi spazi e tra le rovine delle trincee e dei camminamenti fioriscano adesso decine di specie differenti. Fatico quasi ad immaginiare come durante la Grande Guerra invece di splendidi fiorellini ci fosse solo terra bruciata. Chissà, forse qualche piccolo esemplare riusciva comunque a crescere in quell'ostile paesaggio.
L'itinerario che abbiamo percorso, in compagnia della nostra ospite Elena e dei compagni di viaggio Pat&Gab si snoda dal Piazzale Lozze fino alla cima dell'Ortigara. Dato che lungo questi percorsi venivano traportati dai muli o dai soldati stessi i pezzi di artiglieria, anche pesante, il sentiero si sviluppa a bassa pendenza per quasi tutta la lunghezza e solamente quando si arriva alle pendici dell'Ortigara inizia la salita vera e propria, comunque breve e addolcita dalla presenza di gradinate.

Sabato 10 luglio 2010
ITINERARIO - Piazzale Lozze 1771 m (Passo Stretto) - Chiesetta del Lozze (1890 m) - Baito Ortigara - Monte Ortigara 2106 m - Cippo Austriaco - Cippo Italiano - Baito Ortigara - Chiesetta del Lozze - Piazzale Lozze.
SPORT - Trekking.
DISLIVELLO -  335 m.
TIPOLOGIA DI PERCORSO - Percorso tranquillo costituito da sali e scendi di ridotto dislivello superabili in pochi minuti.
POSSIBILI DIFFICOLTA' - A Baito Ortigara seguendo il segnavia che indica 45 min all'Ortigara si giunge alla parete nord-est e il sentiero si inerpica tra gradinate e trincee anche a pendenza elevata. La discesa dal Cippo Italiano risulta più agevole che la salita dalle trincee, anche se più lunga.
TEMPO DI SALITA - 3 ore.
PAESAGGIO - L'itinerario per la prima parte si snoda all'interno dei boschi di conifere dell'altopiano, poi gli alberi lasciano il posto ai prati che in questo periodo sono completamente fioriti (che bellezza!!!).Una volta giunti alla base dell'Ortigara il panorama si apre a nord permettendo di vedere la Valsugana, che si snoda ai piedi dell'altopiano, e lungo l'orizzonte le vette delle Dolomiti. La sommità dell'Ortigara, con mia grande sorpresa non è un cucuzzolo isolato ma un grande altopiano (sull'Altopiano), al cui centro si trova un'enorme dolina.
METEO - In mattinata tempo sereno con passaggi di cumuli isolati. Addensamenti nel primo pomeriggio e un bell'acquazzone sulla strada del rientro, a rinfrescarci. Il clima afoso era a tratti interrotto da una lieve brezzolina.
NOTE - Questo itinerario è uno dei più percorsi tra i sentieri dell'Altopiano, sia per la sua valenza storica che per la sua facilità. Lungo il sentiero si trovano cartelloni didattici e trincee o postazioni visitabili. Il percorso è per la maggior parte esposto al sole quindi è meglio munirsi di crema solare e cappellino, anche perchè in cima all'Ortigara non c'è un albero! Inoltre le rocce calcaree dell'altopiano determinano l'assenza di torrenti e sorgenti soprattutto in quota, quindi è bene portarsi dietro diversi litri acqua!

 Boschi di conifere all'inizio del sentiero.

 Tratto del sentiero in piano (praticamente quasi tutto così).


 Fioritura di Camedrio alpino (Dryas octopetala), sullo sfondo l'Ortigara (la nostra meta!).


 Uno sguardo sulla Valsugana prima dell'ultimo tratto in salita.


 Panoramica della "vetta" dell'Ortigara.


 Cartina con evidenziato in blu l'itinerario seguito (fonte: http://www.caiasiago.it/).







2 commenti:

  1. Molto poetico l'incipit sulla grande guerra!!
    Ciao
    Lele

    RispondiElimina
  2. E' risaputo che la Giuditta partorisca, con la sua disarmante semplicità, delle frasi di una poeticità quasi commovente ... e tutto senza rendersene conto!!!

    RispondiElimina