venerdì 23 luglio 2010

Alpi e prealpi a 360°: la cima del Legnone

Sapete ormai tutti, cari lettori,  quanto io e Giuditta amiamo lo sport a ritmo blando, senza esagerare e senza oltrepassare mai i propri limiti ..... ma capita ogni tanto che Giuditta sia impegnata per il fine settimana e in quei casi io (che sono decisamente più competitivo di lei) senta la necessità di arrivare un poco più su (metaforicamente e non). E la salita al Legnone ne è un esempio: giornata spettacolare, in compagnia dei fidati Pat e Gab, e clima ottimale per l'ascesa a una delle vette delle Orobie.
Sabato 4 luglio 2010
ITINERARIO - Dal rifugio Roccoli Lorla (Val Varrone, 1463 m s.l.m.) alla cima del Legnone (2609 m s.l.m.) e ritorno lungo lo stesso sentiero.
SPORT - Trekking.
DISLIVELLO -  circa 1200m effettivi
TIPOLOGIA DI PERCORSO - Sentiero a pendenza costante per lunghi tratti fino al Bivacco Silvestri (Ca' de Legn). Ultimo tratto a pendenza elevata con alcuni tratti ferrati su roccia esposta.
POSSIBILI DIFFICOLTA' - Il dislivello di per se può essere un ostacolo, ma con un po' di allenamento si riesce a percorrere l'intero tragitto superando anche le brevi vie ferrate, facendo molta attenzione soprattutto al tratto su roccia subito sotto la vetta.
TEMPO DI SALITA - 3h 50min (inclusa pausa pranzo al bivacco Silvestri).
PAESAGGIO - Le faggete e i boschi a conifere iniziali cedono ben presto il passo ai pascoli d'alta quota e agli speroni rocciosi che costellano tutto il versante. Se la meteo lo consente, si assiste già durante la salita a uno dei più bei panorami sul lago di Como e sulle alpi nord-occidentali. Dalla vetta del Legnone lo sguardo abbraccia metà della catena alpina: dal Monviso a sud-ovest al Rosa (col Cervino che fa capolino); dalla zona del Sempione fino alle vette svizzere del vallese e dell'Oberland Bernese (Fisterarhorn e Jungfrau). Più in prossimità verso nord si notano le vette della zona dello Spluga, il massiccio del Masino-Bregaglia (Badile e Cengalo), il Disgrazia e più in lontanaza le creste dell'alta Valtellina. Verso est l'alta Val Brembana col Pizzo Tre Signori svettante e a sud-est tutta la Valsassina incoronata da Resegone, Grignetta e Grignone. Senza parlare del panorama completo sul lago di Como e sul ramo di Porlezza del lago di Lugano.
METEO - Tempo sereno e ventoso, limpido verso nord. Foschia verso la Pianura Padana.
NOTE - Giornata meteorologicamente spettacolare che ha permesso di vedere panorami e scattare fotografie uniche ed irripetibili. Ottima compagnia, come sempre. Salita fisicamente abbastanza impegnativa sia per la pendenza, sia per le difficoltà del tracciato, spesso costellato da massi, soprattutto nel tratto finale. La discesa è stata ulteriormente allietata dalla compagnia di un gruppo di stambecchi ... per fortuna che non c'era Giuditta altrimenti eravamo ancora la a fotografarli.

Di fronte a noi la seconda (e più difficile) parte della salita al legnone .....


..... mentre alle nostre spalle si stagliano le creste del massiccio del Monte Rosa.


Mentre Gab si prepara per l'ultimo tratto di ferrata .....


..... io ammiro il massiccio del Masino-Bregaglia con le vette del Badile e del Cengalo.



Il panorama migliore è quello dalla vetta del Legnone: il Lario ai nostri piedi e uno scorcio di Ceresio in secondo piano.



Un panorama che toglie il fiato anche a Pat (almeno quel poco che le era rimasto) .....



..... e probabilmente anche lo stambecco la pensa uguale!!!



Dopo la lunga "pausa stambecchi", un ultimo sguardo al lago e poi di corsa sul sentiero del ritorno.

3 commenti:

  1. Che meraviglia!!! Il paesaggio è veramente mozzafiato! Anche io piano piano ce la farò ad arrivare in cima a fotografare... gli stambecchi!!!
    Nota tecnica: in questo caso un dislivello così elevato è difficile da effettuare, se però la meta è un rifugio, con un pò di allenamento si possono fare anche 800-900 m di dislivello. Certo, ci si impiega tutto il giorno per la salita ma poi si può dormire al rifugio e intraprendere la discesa il giorno successivo, magari facendo un anello.
    Come di solito facciamo Matteo ed io almeno una volta all'anno.

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  2. Permettimi di dissentire ... se non ricordo male qualche anno fa proprio tu Giuditta hai fatto in giornata un percorso ad anello con un dislivello di poco meno di 1000 metri. Insomma ..... tutto dipende dalle condizioni psicofisiche generali, ma io son più che convinto che tu ce la possa fare anche ora senza troppi problemi!!!

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  3. Lo so che io ci riuscirei!
    Ma dato che il blog serve anche a chi magari non ha mai affrontato elevati dislivelli e forse pensa che sia meglio rinunciare perchè in giornata non ce la fa, mi sembrava giusto dare alternativa alla rinuncia consigliando il pernotto in rifugio.
    Inoltre dai rifugi, se il tempo è bello, si può godere di un cielo stellato difficilmente osservabile dalle valli e dalla pianura!

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