lunedì 19 aprile 2010

Ritorno alle origini: la ciclabile dell'Adda

Anche quest'anno, come gli ultimi due, tra gli itinerari in bicicletta ci piace ripercorrere la ciclabile dell'Adda. Sono molto affezianata a quest'itinerario perchè è la prima ciclabile che ho percorso dopo molti anni che avevo abbandonato l'adorata due ruote e che mi ha fatto scoprire il piacere di percorrere tracciati dedicati a noi ciclisti, senza l'angoscia di camion e auto. L'itinerario risulta essere dei più facili da percorrere, completamente in piano permette di potersi godere, lontano dal traffico, il paesaggio fluviale dell'Adda. In questo periodo poi lo splendido ambiente è arricchito da molte specie di uccelli che nidificano lungo le sponde e che si possono osservare da vicino. Con mia somma felicità, sabato si erano già schiuse le uova in alcuni nidi e ho potuto vedere i vari "paperini" che pigolano nell'acqua o nei nidi (vedi foto).
Ma veniamo a noi, di seguito trovate la scheda tecnica dell'itinerario. Avendo fatto la nostra biciclettata solo nel pomeriggio di sabato non abbiamo macinato molti chilometri ...

Sabato 17 aprile 2010
ITINERARIO - Anello Sotto il Monte - Adda - Sotto il Monte. Da Sotto il Monte siamo scesi sull'Adda a Brivio dove abbiamo preso la ciclabile fino alla Madonna della Rocchetta (Porto d'Adda). Da lì siamo tornati a Paderno e siamo risaliti al ponte di Paderno per tornare a Sotto il Monte passando per Calusco. In totale 29 km.
SPORT - Cicloturismo.
DISLIVELLO -  120 m circa.
TIPOLOGIA DI PERCORSO - Percorso su strada da Sotto il Monte a Brivio, poi su ciclabile sterrata e ritorno su strada e ciclabile da Paderno a Sotto il Monte.
POSSIBILI DIFFICOLTA' - Risalita dalla Valle dell'Adda al Ponte di Paderno.
TEMPO TOTALE -  3 ore e 30 min circa (con varie pause per scattare fotografie) ad una velocità media effettiva di 14 km/h.
PAESAGGIO - La ciclabile, immersa nei boschi e posta sulla riva dell'Adda, permette di godere del connubio tra la natura del fiume e le opere di presa leonardesche sui canali. Presenza di pannelli divulgativi lungo il percorso per chi volesse approfondire. A Villa d'Adda c'è un bell'osservatorio ornitologico accessibile con le biciclette (meglio a mano), il cui percorso attraversa un vasto canneto sulla sponda dell'Adda.
METEO - Tempo così-così... qualche gocciolina di pioggia all'andata e una bella pioggerella durante il ritorno.
NOTE -In prossimità della Madonna della Rocchetta c'è un'interessantissimo museo interattivo (l'Ecomuseo di Leonardo) che purtroppo siamo riusciti a visitare solo due anni fa e poi abbiamo sempre trovato chiuso.
Per chi volesse continuare il percorso verso sud, una frana ha ostruito la strada e bisogna risalire a ... Porto d'Adda, attraversare il centro abitato e riprendere la ciclabile dopo la centrale idroelettrica.



Qui siamo sul percorso sopraelevato che porta all'osservatorio ornitologico (la casetta in fondo).


Ed ecco alcune folaghine appena nate insieme alla loro mamma che sguazzano nell'Adda.

Altri "paperiformi" di cui alcuni molto particolari abitano lungo la ciclabile. 
Qui una folaga inseguita da un Paperus Matteii striato. Mah! ...



Scorchio di una deviazione della ciclabile che porta sulla riva del fiume.

3 commenti:

  1. Ciao,

    la ciclabile dell'Adda è molto bella e faccio presente a chi si volesse spingere un po' più a sud (presso Madonna della Rocchetta è possibile con un po' di abilità e con la bici in spalla oltrepassare la zona chiusa per frana rimanendo lungo l'Adda o meglio lungo il canale artificiale nei pressi della ciclabile) che questa si raccorda a Vaprio d'Adda con la ciclabile del naviglio Martesana anch'essa esclusività di ciclisti e pedoni fino a Milano!

    Inoltre visto il tema trattato da Giuditta (uccelli che nidificano sulle sponde dell'Adda) faccio presente che il recente emendamento alla legge sulla caccia (Art. 38) prevede per la stagione venatoria nei confronti della specie di uccelli ritenuti cacciabili (attualmente 1° settembre – 31 gennaio) alle regioni il compito di definire tali limiti e, quindi, anche di allungare i tempi della stagione. La Sardegna ha prorogato la stagione venatoria a tutto il mese di febbraio. A febbraio i maschi di specie migratorie (quelli che possiedono condizioni fisiche migliori e sono quindi caratterizzati da alti livelli di riproduttività) per primi lasciano i luoghi di svernamento e giungono in pochi giorni nelle zone di nidificazione (ad esempio l'Adda) ove aspettano l'arrivo delle femmine. Il rischio quindi se la caccia si protraerà a febbraio e/o oltre, è che nei prossimi anni "i vari paperini che pigolano nell'acqua o nei nidi" saranno drasticamente in un numero inferiore o spariranno. Il paradosso è che tale emendamento avviene in risposta ad una procedura di infrazione europea che contesta all’Italia di concedere troppe deroghe e di non prevedere il divieto assoluto di caccia nei periodi di dipendenza e migrazione degli uccelli.

    Info presso: http://cacciastop.org/

    Firma la petizione presso: http://www.wwf.it/client/PetizioneCacciaOrsi.aspx

    Ciao,
    Lele (in versione ecologista)

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  2. A me il Lele in versione ecologista piace un sacco!!! Corro a firmare la petizione proposta.

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  3. Purtroppo queste notizie mi mettono sempre una grandde tristezza... Dal mio punto di vista, che Matteo a volte definisce addirittura Animista, è inconcepibile pensare di poter uccidere altri essere viventi per divertimento. Capisco la posizione di quelle popolazioni che praticano la caccia per la sussistenza ma, al giorno d'oggi e nella società in cui viviamo secondo me si potrebbe restringere il periodo di caccia a zero giorni all'anno.

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